Nonostante i controlli operati dagli enti incaricati, spetta a noi fare in modo che questo rischio non aumenti, imparando a scegliere, consumare, preparare, e conservare i cibi. Anche se spesso temiamo di più gli additivi o i pesticidi, il vero pericolo è rappresentato dalle contaminazioni microbiche.
Al momento dell’acquisto il punto vendita può darci qualche informazione sulla freschezza del prodotto. Se si tratta di un alimento confezionato, invece, dobbiamo ricordarci di verificare sull’ etichetta la data di scadenza , oltre alla composizione.
La dicitura consumare entro una certa data significa che in maniera improrogabile dobbiamo attenerci al consumo entro quel giorno. La dicitura consumare preferibilmente entro significa che quella data e quel termine temporale non sono perentori, ma quell’alimento potrà essere consumato anche qualche giorno dopo la scadenza.
Quindi disponiamo i prodotti surgelati tutti insieme in una borsa termica, che ci assicureremo di chiudere bene, dopo averla riempita.
Nel trasporto verso casa facciamo attenzione che gli alimenti surgelati e refrigerati non si riscaldino.
A casa, frutta e verdura vanno lavate bene con soluzione di Amuchina al 2% ed evitare il contatto degli alimenti crudi con quelli cotti. Questo concetto di separazione dei cibi vale anche quando li sistemiamo in frigo. Assicuriamoci che i cibi cotti siano lontani, in un comparto differente da quelli crudi.
I cibi una volta cotti, vanno conservati in frigo entro 1-2 ore dalla cottura e non lasciati a temperatura ambiente, così eviteremo tutti i microbi che proliferano a temperatura ambiente in particolari cibi come formaggi ecc.
Infine se dobbiamo scongelare un cibo sfruttiamo il frigo o il microonde.
E’ preferibile non scongelare a temperatura ambiente, così evitiamo che parti dell’alimento siano aggrediti dai batteri.